Accogliamo donne sole o mamme insieme ai loro figli, con un cammino che vuole essere educativo e che, per questo, richiede precise tappe che aiutano a costruirsi una “casa dentro” e a ripartire: un ingresso che diventi decisione consapevole; una co-progettazione del cammino insieme al nucleo accolto a partire dai bi-sogni (l’aiuto, ma pure i desideri) e attenta anche al lavoro; un’uscita che richiede una rete di famiglie affiancanti e di volontari che siano quell’ala di riserva che aiuta nelle difficoltà di ogni giorno.
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La Casa garantisce, attraverso un periodo di tempo definito in tappe differenziate, rapportate alla situazione ed evoluzione delle persone accolte, un percorso di crescita e di cambiamento finalizzato ad un livello di autonomia in grado di assicurare la gestione indipendente, consapevole e responsabile della propria vita e del proprio nucleo familiare.
L’accoglienza, in genere residenziale, nel cammino personalizzato può prevedere forme semiresidenziali e articolazioni attente al ricongiungimento familiare.
Su richiesta dei Servizi Sociali comunali, la Casa valuta anche l’accoglienza di donne senza figli ma non è prevista l’accoglienza di donne con dipendenze o problemi psichiatrici gravi.
Essendo l’accoglienza nella Casa di tipo educativo, non sono previste pronte accoglienze; in ogni caso la Casa valuta le possibilità effettive di accoglienza.
È prevista altresì la possibilità di ricevere in regime residenziale o semiresidenziale persone con progetti di Housing e/o Pronto Soccorso Sociale a cura del Servizio Sociale di residenza/domicilio, per contrastare situazioni di grave marginalità, disagio abitativo e sociale di singoli o nuclei familiari.
Le tappe dell’accoglienza vengono curate dall’équipe educativa, composta da tre educatori, un assistente sociale, un coordinatore della logistica e un amministratore anch’essi partecipi dell’educare. Sempre in rete con i servizi sociali e sanitari. Si prevedono anche specifiche consulenze (psicologiche, di terapia occupazionale, giuridiche, ecc.
L’équipe si raccorda costantemente per promuovere e verificare i passi dell’accoglienza. Vi sono anche momenti periodici di supervisione pedagogica con il pedagogista Giordano Barioni e mensili di supervisione psicologica con la dott.ssa Anna Dessì.